Chi siamo
Contatti
Liliana Cappuccino
0522 458938
cappuccino.l@iteatri.re.it

Sede e orari di apertura
L’Archivio ha sede in alcune sale al pianterreno del Teatro Municipale Valli.
È aperto al pubblico nei seguenti orari:
da lunedì a sabato 10-13
lunedì e giovedì anche 14.30-17.30
L’accesso è libero e gratuito, ma si consiglia l’appuntamento telefonico.
Un po’ di storia
L’Archivio de I Teatri nasce verso la metà degli anni Settanta, all’interno del Teatro Municipale, come centro di raccolta, conservazione e valorizzazione dei materiali che documentano l’attività di spettacolo nei principali teatri reggiani – il Teatro Municipale, al quale si aggiungeranno il Teatro Ariosto e il Teatro Cavallerizza negli anni Ottanta.
Le notizie di cronologia e la relativa documentazione partono dal 1957, anno del Centenario del Teatro Municipale, che, nella storia culturale del teatro e della città, segna uno spartiacque, poiché il Comune di Reggio Emilia decide di assumere, da quel momento, la gestione del teatro.
I primi materiali ad essere raccolti e conservati sono quelli cartacei (locandine, manifesti, rassegne stampa, fotografie, ecc.), relativi ai singoli spettacoli, ai quali si affiancano, intorno ai primi anni Ottanta, le registrazioni, prima audio e poi anche video.
All’interno dell’Archivio di spettacolo, un importante patrimonio è costituito dalla fototeca, che documenta, oltre agli spettacoli veri e propri, tutta l’attività proposta negli spazi teatrali (mostre, convegni, incontri con gli artisti), oltre alla documentazione sui tanti lavori di ristrutturazione e manutenzione che negli anni hanno riguardato gli immobili.
Oltre a questo materiale, l’Archivio conserva un nucleo storico di ritratti di cantanti, giunto in teatro negli anni Settanta con la donazione “Egle ed Arrigo Agosti”, insieme a immagini relative ad alcuni spettacoli d’opera, a partire dal 1931.
Dal punto di vista delle tipologie di materiali, si va dalle stampe (a colori e in b/n, in varie dimensioni) alle diapositive a colori, dai negativi alle provinature a contatto, fino alle immagini digitali.
Per la maggior parte, la collezione è costituita da servizi realizzati da fotografi locali, specializzatisi in fotografia di scena, come Vasco Ascolini, William Ferrari o Alfredo Anceschi; pur tuttavia, il teatro ha spesso fatto ricorso al contributo di fotografi di livello nazionale e internazionale, come Miro Zagnoli, Carlo Vannini, Silvia Lelli e Roberto Masotti, Emanuela Sforza, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Marco Caselli Nirmal, Paola De Pietri e molti altri, alcuni dei quali hanno lavorato in modo sistematico e continuativo per il Teatro, mentre altri sono stati di volta in volta chiamati a documentare attività di particolare importanza o rilievo.
L’Archivio conserva inoltre un nutrito fondo dedicato a Romolo Valli, composto soprattutto di fotografie, che documentano la sua diversificata attività in teatro, in televisione e nel cinema, più decine di foto di vita privata.