Archivio di spettacolo della Fondazione I Teatri | Fondi

  • Titolo
    Archivio di spettacolo della Fondazione I Teatri
  • Tipologia titolo
    attribuito
  • Contenuto

    L'Archivio della Fondazione I Teatri nasce verso la metà degli anni Settanta, all'interno del Teatro Municipale, come centro di raccolta, conservazione e valorizzazione dei materiali che documentano l'attività spettacolare nei tre principali teatri reggiani - il Teatro Municipale, a cui negli anni Ottanta si aggiungeranno il Teatro Ariosto e il Teatro Cavallerizza in una gestione unitaria.

    Man mano esso si organizza come centro di documentazione aperto al pubblico e dà avvio a un programma di ricerche e studi che confluiscono in una serie di pubblicazioni, oltre che ad un'attività culturale varia che arricchisce, di stagione in stagione, i cartelloni dei teatri, con convegni, seminari, letture, mostre e attività divulgative. L'apertura al pubblico offre la spinta per cominciare a costituire anche una biblioteca e una mediateca specializzate (con annessa emeroteca), proprio per offrire a studenti, studiosi e appassionati anche strumenti scientifici di indagine.

    Dunque, dal un lato attraverso la raccolta della documentazione prodotta dal teatro e, dall'altro, attraverso acquisti e donazioni private, man mano si costituiranno tre nuclei distinti: l'Archivio propriamente detto, che raccoglie e conserva tutta la documentazione relativa ai singoli spettacoli e agli eventi che si svolgono nei tre teatri, a partire dal 1957 (manifesti, rassegne stampa, programmi di sala, fotografie, registrazioni audio e video, l'archivio amministrativo); la Biblioteca, sviluppata con acquisti effettuati sia in Italia che all'estero; la Mediateca, con un notevole e interessante patrimonio, in parte costituito con registrazioni di archivio e in parte con acquisti di video e cd, che, nel tempo, si è notevolmente arricchito anche grazie all'arrivo di importanti donazioni private.

    Il patrimonio costituito dai documenti di archivio si compone di due "sezioni", due partizioni distinte, ma caratterizzate da nessi archivistici inscindibili, che legano la documentazione di tipo gestionale a quella prodotta intorno alle diverse manifestazioni e iniziative culturali e di spettacolo: si tratta dell'Archivio amministrativo, che documenta la complessa attività gestionale dei teatri anche nel periodo precedente alla nascita della Fondazione, e dell'Archivio di spettacolo, costituito da diverse tipologie documentarie (manifesti, fotografie, registrazioni video e audio, rassegna stampa, folder ecc.) che a partire dalla metà degli anni Settanta sono state sistematicamente raccolte e conservate e testimoniano le diverse forme di spettacolo dal vivo - opera, concerti, danza, jazz, operetta e musical, prosa, letture, teatro ragazzi, conferenze, seminari, convegni, mostre e festival - che si svolgono nei Teatri reggiani.

    All'interno di questa sezione è altresì conservata la documentazione relativa ai numerosi "premi" istituiti dall'ente nel corso del tempo, tra i quali si segnala il Premio Peri per giovani cantanti, che si è svolto dal 1956 al 1980 e di cui è stato vincitore anche Luciano Pavarotti, il Premio Maria Melato per compagnie filodrammatiche non professioniste, che si è svolto dal 1957 al 1965, il Premio G. Masini per giovani cantanti lirici, che si è tenuto dal 1998 al 2004 e il Concorso internazionale per quartetto d'archi Premio Paolo Borciani, che si svolge ancora oggi, dalla prima edizione del 1991.

    L'archivio di spettacolo è organizzato per tipologia di documenti: quelli cartacei normalmente sono sistemati in buste, in ordine cronologico e per genere di stagione (opera, concerti, danza, prosa, ecc.); quelli audio e video sono sistemati in armadi, in ordine cronologico-inventariale.

    La documentazione relativa all'attività precedente il 1957 si trova conservata in diversi fondi, esterni al teatro, conservati presso l'Archivio di Stato e la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

  • Data
    1957 - ...
  • Identificativo dell'oggetto
    8997
  • Storia istituzionale/biografia

    La Fondazione I Teatri di Reggio Emilia si costituisce formalmente il 20 giugno 2002. Tale atto costituisce l’esito di un lungo processo di trasformazione dell’assetto istituzionale iniziato nel 1957 quando, dopo 100 anni di gestione privata caratterizzata da alterne vicende, il Comune di Reggio Emilia si assumeva la gestione diretta del Teatro Municipale. La decisione di abbandonare la consuetudine di affidare a impresari privati, e all’ETI per la prosa, l’organizzazione delle stagioni teatrali, si fondava sull’idea di assegnare alla cultura in generale un compito essenzialmente "politico" e educativo, considerando l’attività teatrale come servizio pubblico per eccellenza con funzione etica e pedagogica. È in questa "visione" che si colloca, ad esempio, l’iniziativa "Musica/Realtà" (nata nel 1973 e proseguita fino al 1978) nel corso della quale alcuni dei massimi protagonisti della cultura musicale italiana (tra cui Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Luigi Nono, Giacomo Manzoni, Luigi Pestalozza, ecc.) aveva animato incontri aperti e concerti in "luoghi non teatrali" (fabbriche, quartieri, scuole, ecc.), nell’intento di realizzare un nuovo rapporto tra pubblico e musica, con l’obiettivo di trasformare l’esperienza passiva degli ascoltatori in un ascolto attivo consapevole e critico nei confronti dell’esecuzione musicale.

    Alla gestione del Teatro Municipale si aggiungeva nel 1981 quella del Teatro Ariosto e nel 1984 quella del Teatro Cavallerizza (destinato allo spettacolo contemporaneo e di ricerca).

    Nei primi anni di gestione pubblica la direzione del Municipale fu affidata ad una commissione nominata dal Consiglio comunale presieduta dall’Assessore alla cultura e nel 1961 veniva nominato un Direttore, garantendo peraltro la continuità culturale attraverso la presenza di amministratori particolarmente illuminati.

    Questo modello organizzativo viene mantenuto fino al 1990, quando al Comune si affianca la Provincia di Reggio Emilia e viene costituita l’Associazione dei Teatri di Reggio Emilia, con lo scopo di "promuovere, sostenere, finanziare e realizzare iniziative culturali con riguardo al teatro e al settore dello spettacolo" (art. 3 dell’Atto costitutivo di Associazione del 2 giugno 1990). Tale cambiamento dell’assetto istituzionale si era reso necessario per le crescenti difficoltà a rendere compatibile il funzionamento dei teatri – sempre più articolato e complesso per la costante crescita della domanda da parte di fasce sempre più vaste di cittadini – con le norme che regolavano la vita degli enti pubblici (v. estratto del verbale di seduta del Consiglio comunale di Reggio Emilia del 9 marzo 1990).

    Successivamente il Comune e la Provincia di Reggio Emilia individuavano, come migliore strumento "per la gestione e il funzionamento dei Teatri di Reggio Emilia, la forma giuridica del Consorzio [in quanto], ente strumentale dotato di personalità giuridica e autonomia imprenditoriale", al quale veniva affidata "la gestione del servizio culturale e teatrale relativo alla Città di Reggio Emilia" (Convenzione tra il Comune e la Provincia di Reggio Emilia per la costituzione ai sensi dell’art. 25 della legge 8 giugno 1990 n. 142 del Consorzio denominato I Teatri di Reggio Emilia del 30 luglio 1996, punti C e F). Tale Consorzio avrebbe provveduto "all’organizzazione, produzione, promozione, gestione e distribuzione delle attività culturali con riguardo al Teatro o al settore dello spettacolo", svolgendo "tutte le attività connesse, integrative e di supporto all’attività di servizio che si [rendessero] utili con il progresso del settore e per una migliore realizzazione dei fini consortili" (Convenzione..., cit, art. 2) e ad esso sarebbe stato devoluto, tra l’altro, il patrimonio aziendale della Associazione.

    Nel 2002 gli enti che avevano dato vita al Consorzio convennero sulla necessità di realizzare un nuovo assetto istituzionale che consentisse "una gestione più adeguata delle attività del settore e soprattutto la fattiva collaborazione di soggetti pubblici e privati, per realizzare finalità di interesse generale ed utilità sociale mediante la gestione di impresa teatrale da parte di una fondazione non lucrativa (..«)stipulando (...) un contratto di servizio con il Comune di Reggio Emilia per la regolamentazione delle attività e l’utilizzazione dei beni di proprietà comunale" (Verbale di assemblea straordinaria portante trasformazione del consorzio di pubblico servizio «I Teatri di Reggio Emilia» in Fondazione).

    In base al più recente statuto del 20 settembre 2017 "La fondazione — che non ha scopo di lucro — persegue l’obiettivo di contribuire allo sviluppo culturale, civile ed economico della comunità locale" (art. 2.1) e "ha finalità di promozione, produzione e diffusione della cultura, dell’arte, dello spettacolo, di tutte le espressioni teatrali (di parola, di musica, di danza, ecc.) e della cultura ambientale, nonché di conservazione e valorizzazione dei beni culturali ad essa assegnati, o comunque da essa ricevuti" (art. 2.2). In base al medesimo statuto sono "fondatori originari istituzionali" il Comune di Reggio Emilia e la Provincia di Reggio Emilia.

  • Incrementi previsti

    Il lavoro ordinario garantisce la continua raccolta dei materiali che la Fondazione produce per e accanto agli spettacoli e dunque il costante aggiornamento delle varie serie; inoltre, l'archivio si fa promotore di tutta la parte di riprese e streaming di spettacoli ed eventi che si svolgono nei tre teatri, garantendo, successivamente, la gestione, conservazione e catalogazione delle registrazioni.

  • Storia archivistica

    L'archivio della Fondazione I Teatri è custodito presso il Teatro Municipale di Reggio Emilia e contiene materiale pertinente gli anni dal 1957 in avanti, anche se sono presenti atti precedenti tale data.

    L'attuale assetto vede nella sostanza una bipartizione, che corrisponde alla ripartizione delle competenze tra gli uffici dell'Ente: un nucleo consistente è costituito da ciò che è strettamente pertinente agli spettacoli (rassegna stampa, manifesti teatrali, materiale audio e audiovisivo, materiale fotografico) ed è conservato presso i locali dell'Archivio Biblioteca Mediateca del Teatro; un nucleo di consistenza notevole, ancora da indagare nelle sue intersezioni nel tempo con gli uffici del Comune, è quello definibile come Archivio amministrativo. Gli atti pertinenti a questo fondo sono stati collocati in svariati locali spesso non contigui tra di loro, a volte collocati anche su piani differenti (sono in sostanza retropalchi riadattati e zone di deposito sotterranee). Le serie individuate nell'archivio amministrativo sono spesso parallele a quelle dell'archivio di spettacolo e ne costituiscono un completamento: si segnala ad esempio come il carteggio protocollato sia ricco di notizie preziose che completano quelle reperibili nell'archivio di spettacolo nella serie ad esempio RS Rassegna stampa. Purtroppo per l'archivio amministrativo si constata una frammentazione delle varie serie, dovuta al fatto che la documentazione non serviva conservata con versamento organizzato.

    La Sovrintendenza archivistica della Regione Emilia Romagna ha commissionato una ricognizione nel 2004.

  • Modalità di acquisizione

    La documentazione è il prodotto dell'attività del soggetto produttore, nell'espletamento delle sue varie attività e funzioni.

     

  • Lingua
    Italiano
  • Condizioni di accesso

    L'Archivio Biblioteca Mediateca è aperto al pubblico, per un totale di 24 ore settimanali: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00, lunedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30. Si consiglia la prenotazione.

    La consultazione dei cataloghi inerenti il materiale bibliografico e documentario è libera e gratuita, come pure la consultazione, la lettura in sede dei volumi, delle pubblicazioni e dei periodici e l'ascolto di supporti audio-video non editi posseduti dall'Archivio Biblioteca Mediateca.

    I materiali editi della Biblioteca e della Mediateca sono disponibili per il prestito; i documenti dell'Archivio sono consultabili esclusivamente in loco.

    Tutte le informazioni sulle modalità di accesso e consultazione sono contenute nella Carta dei servizi e nel Regolamento, consultabili online sul sito della Fondazione I Teatri (www.iteatri.re.it)